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21/05/2016
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Quei «cieli fiammeggianti»

I missili sono ancora lì, senza testate nucleare, ma in bella mostra, ormai sculture che non si ergono più come minaccia. 
Sono i missili di Base Tuono, a Passo Coe di Folgaria, che era perennemente in allerta con le sue testate puntate contro l'Est Europa. Tempi che, dopo la caduta del Muro di Berlino, sembrano non essere mai esistiti.
Eppure c'è stato un tempo in cui, a casa nostra, alla guerra ci si pensava veramente. Oggi Base Tuono è diventato un museo, non ancora del tutto parte del sistema museale trentino e nazionale, ma avviato sulla strada di una valorizzazione fondamentale e importante, in cui c'è l'intenzione di farne anche una sede convegnista, perché non c'è un altro posto che abbia conservato le sue caratteristiche militari e tecnologiche. 
E di questo sito molto particolare bisogna conservare la memoria. Ecco dunque che oggi alle 17 a Maso Spilzi di Folgaria sarà presentato alla popolazione il libro nato dagli studi attorno a questa base. Si intitola Cieli fiammeggianti , 280 pagine ricche anche di un bell'apparato fotografico, è edito da Itinera progetti di Bassano del Grappa. Ne sono autori Alberto Mario Carnevale, Eugenio Ferracin , due militari e principali consulenti di Base Tuono e il responsabile attuale del museo, l'ex giornalista Rai Maurizio Struffi . Il libro sarà oggetto di una riflessione oggi, con il sindaco di Folgaria, Walter Forrer , con il direttore del Museo storico di Trento, Giuseppe Ferrandi e con Neva Capra , curatrice delle collezioni del Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni. Il libro, oltre ad avere il patrocinio della Provincia, può godere della collaborazione dell'Aeronautica militare che guarda a Base Tuono come a un suo sito storico particolare e importante da tutelare.
Il sottotitolo del libro ne sintetizza bene il contenuto: «Dalla Guerra fredda a Base Tuono? L'eco del "Blazing Skies" e gli Hercules nucleari». L'ampia trattazione del sistema difensivo missilistico allestito in Italia in ambito Nato è riassunto dal «Blazing Skies» (Cieli fiammeggianti), l'ordine che veniva impartito nelle basi Nike per verificare la capacità di preparare i missili al lancio nei tempi di prontezza assegnati.
In «Cieli fiammeggianti» la Guerra fredda viene tratteggiata nelle sue fasi politiche più rilevanti - dalle motivazioni allo scioglimento dell'Unione Sovietica - e nelle strategie militari che la contrassegnarono. Il libro spiega il contesto storico, politico e tecnico in cui i sistemi Nike sono stati sviluppati e dislocati in Nord America, Europa ed Asia; ciò che hanno significato per l'Aeronautica Militare; a cosa sono serviti, com'erano strutturate le loro Basi e come funzionavano sia con l'armamento convenzionale che con quello nucleare. Temi vastissimi che non sono stati trattati con taglio enciclopedico, ma all'interno dei quali sono state rispettate le verità storiche, il rigore scientifico, i fatti documentati, anche mediante testimonianze dirette, ovvero di «chi c'era» dentro la base.
Per la ricerca storica sulla nascita e sviluppo del sistema Nike e sull'impiego nucleare gli autori si sono avvalsi della documentazione degli archivi statunitensi e dell'Alleanza Atlantica, nonché di una bibliografia in lingua inglese specializzata nel settore missilistico. Fonti in gran parte non ancora utilizzate in Italia, nonostante siano disponibili già da alcuni anni. 
In «Cieli fiammeggianti» si descrivono anche a grandi linee l'ambiente della difesa aerea dell'epoca e l'integrazione dei sistemi missilistici superficie-aria nel dispositivo difensivo della Nato. Inoltre vengono illustrati dal punto di vista tecnico i principali componenti del sistema Nike, parte integrante della storia dell'elettronica legata al padre della corsa americana alla conquista dello spazio, Wernher von Braun. Naturalmente il libro parla anche di Base Tuono, cominciando dagli anni in cui faceva parte del 66° Gruppo IT di monte Toraro. Gli autori sono partiti dall'attuale sito espositivo per fare un balzo all'indietro di settant'anni che hanno ripercorso fino a tornare ai giorni nostri, con lo sguardo sugli Hercules nascosti tra i pascoli e i boschi.
Tutti i cittadini che parteciperanno all'incontro di oggi riceveranno in omaggio una copia del volume.


l'Adige, sabato 21 maggio 2016, pag. 10

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