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30/11/2017
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I CIMBRI «KARPAC» E ELENA: «LA NOSTRA MALGA CAMPO»

 

Daniele Carpentari, conosciuto come "Karpac", ha vinto la selezione con un progetto che coniuga profondo amore per il territorio, storia locale e originali proposte culinarie.
Soddisfatto Luca Paol



LUSERNA - C'era molta attesa per l'assegnazione della gestione del rifugio Malga Campo di Luserna, di proprietà del comune: tra le cinque domande giunte alla selezione finale, la giuria composta rigorosamente da tecnici e valutatori non del posto alla fine ha scelto il progetto presentato dal giovane Daniele Carpentari, che con innata spontaneità e carica emotiva ha voluto proporre il sapore autentico della montagna. Soddisfazione anche da parte del sindaco di Luserna Luca Nicolussi Paolaz che dice: «È meraviglioso che sia un giovane a intraprendere questa attività: Daniele vive a Luserna da tempo, la sua ragazza è del posto ed ha il patentino cimbro. È una rivalutazione della nostra parlata e della nostra storia. Per l'assegnazione gestionale del rifugio sono giunte domande soprattutto da gente del luogo, segno che c'è una riscoperta della nostra terra e delle sue potenzialità». «Poter gestire un rifugio era il sogno della mia vita - racconta Daniele, per tutti "Karpac" - Malga Campo per me che sono un cimbro di San Sebastiano - Tezzeli, rappresenta il massimo. Cercherò di dare il meglio di me stesso, caratterizzando il luogo e l'offerta. Tra le cose che vogliamo mettere in cantiere è la rivisitazione della cucina povera di Luserna, proponendo piatti cimbri originali». Quello di Karpac, che tra le altre cose è anche la punta di diamante della squadra degli Altipiani di calcio a 5, sarà un viaggio attraverso la storia, visto che il rifugio sorge a poche centinaia di metri da forte Lusérn e dal fronte della grande guerra. E racconta: «Enogastronomia, storia e cultura saranno i nostri presupposti. Vogliamo che chi arriva al nostro rifugio possa, in serenità, vivere il tempo, possa fermarsi a riflettere, a gustare il sapore dell'aria cimbra ed ammirare le bellezze di un luogo unico». A condividere questa scelta, la bellissima «morosa» Elena Nicolussi Golo di Luserna: il cimbro, la sua parlata saranno il pilastro su cui si fonderà la gestione del Rifugio. Daniele Carpentari potrà gestire il rifugio per sei anni con la clausola del rinnovo tacito per altri sei. «C'è bisogno di una nuova caldaia, cercheremo di fare le cose utilizzando materiale eco-compatibile, inoltre apporteremo alcune modifiche interne, rivestendo con il legno alcune pareti, per creare un'atmosfera che rispecchi la baita di montagna, e richiami la storicità dell'edificio», spiega il neo gestore. Quassù in quest'area, davvero pregiata, era solito portare in alpeggio le proprie vacche, il vecchio contadino Bepi Serafini, il custode di malga Campo, purtroppo andato avanti. Il Rifugio, pur essendo servito da una strada militare e forestale adeguata, si potrà raggiungere solo a piedi, con le ciaspole, o in mountain bike. Karpac è molto soddisfatto: «Dopo l'assegnazione - aggiunge - alcuni membri della giuria mi hanno detto che il mio progetto ha meritato il massimo dei voti. Sono felice: io mi sento un montanaro e in quel rifugio voglio portare le storie, le leggende di un popolo. La cultura della montagna la si fa rispettando la montagna. Voglio che i muri del mio rifugio possano parlare, chi soggiorna da noi deve respirare l'anima del rifugista e della sua famiglia». Quella di Daniele ed Elena è una scelta impegnativa e di sacrificio, ma per gestire bene un rifugio bisogna amare la montagna, ascoltare la saggia voce del vento cimbro, perchè «biar soin biar - noi siamo noi». I gestori precedenti Luigi e Silva non hanno concorso al bando per l'assegnazione, e a loro va un grande ringraziamento per quello che hanno fatto con professionalità e saggezza.

 

L'ADIGE
I CIMBRI «KARPAC» E ELENA: «LA NOSTRA MALGA CAMPO»

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